
da "Il Labirinto" 1960
“Noi siamo gli artisti. Siamo la logica e la perversione. Siamo il male e il bene del mondo. Le nostre sensazioni sono una patente. Le esperienze: la vettura che ci porta. E andiamo così, inconsciamente e consciamente, a scovare tutto, nel mondo. E le vittime rimangono sul nostro cammino come pietre miliari a indicare il percorso. Il percorso buono e quello cattivo nello stesso modo. Guai a chi non ci abbandonerà. Poiché noi siamo condannati ad essere noi stessi, solo noi stessi, nel bene e nel male. Il nostro mondo è a sé ed esclude tutti.”.


La prima copia de Il Labirinto
* Questa è la copia "bagnata" con Champagne nell'ottobre del 1960 al Bar Jamaica, nel quartiere di Brera, dal Dott. Tedeschi



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