Cercare la felicità vuol dire cercare Dio.
E la cerchiamo dappertutto.
E quando ci pare di averla trovata, già la cerchiamo in un altro posto.
Poiché non c’è una felicità che completi, che appaghi la nostra sete.
E non c’è nessuna persona al mondo che può sentirsi felice,
riconoscendosi nei miei scritti.
Poiché ognuna che mi ha donato l’ispirazione, descritta già non è più lei.
Perché in lei ho cercato l’indistruttibile.
La felicità che poi mi è sfuggita.
In lei ho trovato la malinconia della fine, della fragilità, di me stessa.
E il mio scrivere, il mio vivere, il mio cercare, non mi darà mai nulla.
Ma sete, sempre più sete di quel qualcosa che io non trovo.
Adele Cambria ha detto:“Myriam è un esemplare delle donne di oggi, con la sua storia alle spalle, come un albero con le radici ben piantate per terra e i rami verso il cielo.”(dall’incontro “Il pianeta Myriam” Adele Cambria, 18 novembre 1988)
Gianni Baget Bozzo ha detto:
“Myriam Stefani è una “Cacciatrice dell’Assoluto” che per tutta la vita ha cercato un segreto: l’Intero.” 18 Novembre 1988.